Regia di Flavia Mastrella, Antonio Rezza vedi scheda film
Finalmente arriva una pubblicazione preziosa (Kiwido) contenente questo autodocumentario e alcuni cortometraggi eccezionali di questa coppia autoriale unica, iperindipendente e piena di talento ironico, di fantasia e particolarissima sensibilità dell'immagine e del suono. Qui si susseguono le considerazioni di alcuni noti critici italiani, sostenitori e ammiratori della coppia Rezza/Mastrella (o viceversa), il primo principalmente davanti alla mdp, la seconda perlopiù dietro (ma appare a volte anche come attrice). Il connubio sprigiona una esperienza stilistica omogenea, ricca di spunti di critica amara, tra il surreale e il metafisico, straniante per l'umorismo pungente e allo stesso tempo drammatico, per le vicende a volte semplici, altre volte più criptiche, ma sempre geniali. Il bianco e nero rimanda a una dimensione distaccata e inverosimile, solcata dalle smorfie assurde e dalle pose sgraziate e contorte di Rezza, spesso con acconciature e costumi altrettanto assurdi. Le inquadrature sghembe tratteggiano una realtà instabile, asimmetrica, lo stesso rapporto dei corpi con lo spazio si fa aderente ed è in continuo mutamento nell'arco di pochi secondi, grazie all'uso spezzato del montaggio. Originale e spiazzante anche il sonoro, con il leggero fuori sincrono (ma non sempre), i suoni e i rumori isolati, l'attenzione notevole - di carattere musicale - riservata alle pause tra una affermazione e l'altra (corrispondente spesso con il passaggio da una inquadratura all'altra), e ovviamente alla straordinaria e indimenticabile modellazione della voce di Rezza, tra stridori, suoni gutturali occlusi, voci femminili lievi ma sgraziate, suoni e movimenti, come dicevo, in continua mutazione di posizione rispetto alle sezioni dell'ambiente, capaci di dare un senso abnorme a tutto ciò che potrebbe essere comune e di senso limitato (i piedi, il mangiare, il chiudere una porta ecc.). Menzione importante anche verso tutti i comprimari che hanno prestato la loro presenza fisica. 7 1/2 al documentario, 10 alla produzione complessiva di una coppia che siamo fieri di avere in Italia.
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