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The Wrestler

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su The Wrestler

di Paul Hackett
9 stelle

L'attempato ex-campione di wrestling Randy The Ram sbarca il lunario esibendosi in un circuito di serie Z e vivendo nel rimpianto dei giorni di gloria ormai lontani. Colpito da infarto al termine di un incontro particolarmente cruento e costretto ad abbandonare la lotta e a rinunciare ai farmaci dai quali è stato dipendente per una vita, l'uomo tenterà di riallacciare un rapporto sereno con la figlia Stephanie e di corteggiare la spogliarellista Cassidy, ma le difficoltà nel coltivare rapporti umani e nell'adattarsi alla quotidianità di un lavoro umile lo spingeranno di nuovo verso il ring.

 

The Wrestler racconta una storia tutto sommato semplice e già vista altre mille volte, ma riesce a farlo con un piglio epico e paradossalmente umile allo stesso tempo, evitando le secche della facile commozione e di qualsiasi forma di commiserazione. Randy "The Ram" Robinson è banalmente un uomo che fa quello che deve, perché è quello che sa fare e che ha sempre fatto, un personaggio né positivo e né negativo e la sua parabola esistenziale va al di là di qualsiasi giudizio etico. Una storia molto americana, certo, nella sua celebrazione dell'anziano antieroe che arranca verso la propria autodistruzione, ma che riesce ad essere universale nel rappresentare la disperazione della vecchiaia incipiente e del tempo che fugge inesorabile. Bellissimo il finale, sospeso nel vero senso della parola.

 

Alla non più tenera età di 56 anni, un incredibile Mickey Rourke, dal volto e dal fisico segnati e resi irriconoscibili da un'esistenza sregolata e da mille assurdi interventi chirurgici, imbrocca il ruolo della vita (per il quale ha vinto diversi premi, tra i quali un Golden Globe) e lo fa suo totalmente, riuscendo nell'impresa di conferire spessore drammatico alla maschera grottesca, se non addirittura ridicola, dell'anziano campione di uno sport-spazzatura. Magnifica, al suo fianco, Marisa Tomei, che esibisce generosamente la sua bellezza sfiorita ma ancora sensualissima e conferma per l'ennesima volta le sue doti di straordinaria attrice. Accanto a simili giganti, ben magra si rivela la figura di Evan Rachel Wood: molto più interessanti i comprimari chiamati a impersonare gli altri lottatori. Ottima la regia di Darren Aronofsky.

 

Un grandissimo film: 9/10.

 

 

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