Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
"La mia unica fede risiede nelle ossa rotte e nei lividi che mostro" canta Bruce Springsteen nell'omonima canzone: questo è The Wrestler, con la capacità di sintesi della forma canzone di uno dei suoi maestri assoluti. La storia del perdente è nota e già portata al cinema diverse volte. Ciò che però buca lo schermo è la corrispondenza pressoché totale tra l'attore protagonista e il personaggio. E allora viene da pensare a un inceppamento del meccanismo cinematografico o per contrappunto ad un ingranaggio talmente oliato da risultare per forza efficace. Il film ha però un finale che vale da solo una stelletta, una sceneggiatura, una fotografia e un girato al servizio degli interpreti (tutti all'altezza), e il coraggio di mettere in evidenza un ambiente: non solo quello del wrestling, sport estremo o violenza spettacolarizzata che sia, ma soprattutto quello della provincia americana, ancora una volta segnata e sola.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta