Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
I relitti degli anni '80 ritornano a galla: il wrestling, i Guns 'n' Roses, i single con figli, la fama transitoria, questa storia viene davvero direttamente da vent'anni fa. Il senso del fallimento di un'epoca è il vero protagonista del film, ben interpretato da Rourke e dal suo bolso personaggio, rozzo e stolido come gli anni '80. Un energumeno borioso e frivolo, ma con un cuore (che a nessuno interessa riconoscere). La domanda spontanea è sempre la solita (e non è esclusivamente riferibile a quella orrenda, esecrabile decade, ma può essere fatta propria da chiunque): come è potuta esistere un'epoca del genere? Come siamo potuti arrivare a tanto, precipitare così in basso? Grazie al cielo è tutto finito, anche se qualcosa inevitabilmente prima o poi ritorna a galla - e fa male. E' un film di nervi più che di testa o di cuore (la camera a mano, il montaggio frenetico) e Rourke lascia davvero il segno.
'The Ram', campione di wrestling negli anni '80, ha smesso di combattere dopo un infarto. Ormai cinquantenne cerca di rifarsi una vita, ma gli va storto tutto: il lavoro (insoddisfacente, al bancone di un supermercato), gli affetti (si innamora non ricambiato di una lap dancer), la famiglia (è solo ed ha una figlia ormai adolescente che non vede da molti anni). Torna così nel suo mondo, l'unico posto in cui gli siano concesse gioia e dignità: il wrestling.
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