Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
quando una persona è abituata a vivere al massimo bruciando la candela da ambo i lati, si sa che... mi sono sempre piaciute le storie dietro allo scintillio delle stars. quello che c'è dopo il red carpet. quello che c'è sotto l'abito ultra griffato. e da uno che vive invece sotto tono, che adora passare inosservato, che quando è l'una il sabato voreebbe già essere sotto la coperta, ho gradito veramente questa storia di relitti umani che restano a galla nonostante tutto. randy the ram riesce solamente in una cosa e cioè combattere su di un ring di wrestling. il resto non gli riesce bene. non sa il perchè, va contro le proprie volontà, ma non gli riesce di fare le cose come dovrebbero essere. c'è una figlia ma non va. del resto il testimone della confessione di randy dell'affetto alla figlia è una struttura di divertimenti sulla spiaggia in disuso. tenta una relazione con una spogliarellista che gli avventori del locale reputano vecchia, ma prima non vuole lei e poi non può più lui. bella la vita dietro il ring che ha ripreso un asciutto aronofski. i lottatori che decidono le mosse, le riunioni di ex lottatori con i loro banchetti nei quali vendono magliette e dvd è da groppo in gola che ti strozza. quando mickey se li fa passare tutti, uno ad uno, e pensa a se stesso e al suo infarto, e vede quelle carrozzine, quei nonni che sonnecchiano, decide che non può esserci altro. del resto il viale del tramonto c'è per tutti, e tra la mitica gloria swanson che avanza verso la telecamera e il randy the ram che vola sopra la telecamera non c'è una gran differenza. tutti sognano lo scintillio delle stelle, anche quelli che la candela ancora devono accenderla come me.
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