Regia di Anh Hung Tran vedi scheda film
Spulciando la lista dei film in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia ho notato la presenza di un'opera del regista franco-vietnamita Tran Han Hung(Norwegian Wood),già autore di tre film:"Il profumo della papaya verde"(1993 Camera d'or a Cannes),"Cyclo"(1995 Leone d'oro a Venezia),"Solstizio d'estate"(2000).
Incuriosito su che fine avesse fatto in questi anni,sono andato a consultare IMDB e mi sono imbattuto in"I come with the rain".
Il film parla di un detective privato di nome Kline(Josh Hartnett)che ha lasciato la polizia dopo aver avuto una disavventura con un serial killer(Elias Koteas).Quest'ultimo aveva la caratteristica di fare"sculture"con i corpi delle sue vittime;cosa sia successo al detective privato ci verrà svelato durante il film.
"I come with the rain"parte con Kline che accetta l'incarico da un fantomatico magnate di un'industria farmaceutica,il quale gli chiede di ritrovare il proprio figlio scomparso nelle Filippine.Qui incontra il vecchio investigatore che si occupava del caso e su sua indicazione,si trasferisce ad Hong Kong alla ricerca del giovane scomparso di nome Shitao.
Giunto ad Hong Kong,Kline si fa aiutare da un vecchio amico,ora ispettore di polizia,che involontariamente lo coinvolge nella lotta contro uno spietato boss locale che ha un unico punto debole:la propria fidanzata tossicodipendente.
Nel frattempo un barbone sta annunciando per le strade di Hong Kong,l'arrivo di un nuovo messia.
Veniamo adesso alla figura di Shitao(lo scomparso),il quale sembra avere la capacità di assorbire in se tutti i mali ed i dolori delle persone bisognose-curandole e guarendole-diventando così oggetto di venerazione.In un flashback del suo passaggio nelle Filippine,lo vediamo addirittura resuscitare.
Il cerchio si chiude con l'incontro di Shitao con la fidanzata tossica del boss hongkonghese,la quale ovviamente,viene aiutata dalle capacità taumaturgiche del ricercato.
Inizia così una forte o semplicistica(dipende dai punti di vista)metafora cristologica,a cui fa da contrappunto lo svelamento degli incubi che affliggono il detective(una vera e propria discesa agli inferi).
Di sicuro non si può discutere sulla messa in scena,a mio avviso magistrale,con molti momenti magari un po'pomposi,ma di ottima efficacia.
Indimenticabili le"sculture umane"fatte dal serial killer(un grande Elias Koteas,caratterista poco ricordato).
Indimenticabili le canzoni dei Radiohead in colonna sonora che sembrano scritte apposta per il film.
Tran Ahn Hung aveva già fatto ricorso alla meravigliosa"Creep"dei Radiohead in una delle migliori scene di Cyclo(http://www.youtube.com/watch?v=jdOPQj8ccPA).
Questo film si può reperire nell'"edicola virtuale"che ormai tutti conoscono,nonchè i sottotitoli in italiano.
Il link del trailer è il seguente:http://www.youtube.com/watch?v=Qu39VOsuTeU
A chi fosse interessato,auguro una buona visione(per me lo è stata).
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