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The Sky Crawlers

Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film

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howl

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La recensione su The Sky Crawlers

di howl
8 stelle

"Puoi kambiare il lato della strada su kui kammini ogni giorno. Anke se la strada è la stessa, puoi kmq vedere nuove kose.Nn è una ragione sufficiente x vivere?Oppure nn è abbastanza?".. è questa la frase kiave pronunciata da uno dei kildren, i quali, destinati a vivere un’eterna adolescenza, senza mai invekkiare, sono anke konsapevoli, xò, ke ogni giorno può sre l'ultimo, x kui, d fronte alla loro realtà, essi vivono molto intensamente la propria vita, giorno x giorno.
Kon il volo alto dei kildren il maestro Oshii ritorna all’animazione,x kosì dire, tradizionale, targata ankora una volta I.G Production; tratto da una serie d romanzi assai popolari dello skrittore Hiroshi Mori, la scelta delle voci d attori molto noti e della giovane sceneggiatrice Chihiro Ito (Crying Out Love, in The Center of the World del 2004), porta decisamente a komprendere il tono ed il tipo d film ke il regista volesse realizzare, almeno in suxficie.
Seguendo le sue stesse parole "volevo fare un dramma, un dramma ke fosse ben fatto...un film normale, forse l’unika mia oxa ke si possa definire tale e forse molti nn saranno kontenti"; in realtà ad Oshii piace konfondere, xké, se il film ha tutti i presupposti del drammone d guerra e d amore, alla fine, senza ke la trama esploda in avanguardismi o sperimentazioni (ed è qui forse la grandezza del regista), riesce a realizzare ankora una volta un’oxa densa d molteplici signifikati. Infatti, anke questa volta si assiste ad una pellikola a + strati, anzi ad una
foskia densamente simbolika in kui ognuno può kogliere le forme e le suggestioni ke + gli sono proprie, il tutto grazie anke all’ottimo lavoro svolto dal character designer Tetsuya Nishio, già kollaboratore in Innocence e Jin-Roh, il quale ha dato ai xsonaggi uno spessore tutto in suxficie, uno stato d kontinuo stupore ke molti kritici hanno lamentato kome mankanza d espressività, ma ke in realtà è funzionale alla storia.
Questa si svolge in un presente alternativo, anke questo un tema karo al regista giapponese, dove la guerra è stata eliminata in una Europa ke è diventata una sorta d federazione d paesi, ma la violenza è ballardianamente necessaria al genere umano, x kui si trasforma in uno show, un krudele spettacolo aereo messo in scena da 2 korporazioni, l’europea Lautern e la giapponese Rostock. X quest’ultima kombattono i kildren, ragazzi ke nn krescono mai, quasi kome fissati
x sempre nell’età adolescenziale e, quindi, virtualmente immortali se nn sono uccisi in kombattimenti aerei; queste spettakolari scene d guerra sono realizzate in 3d, eteree, dove il cielo è d un blu quasi immaginale e acquisiskono un’aura speciale quando sono akkompagnate dalla splendida musika d Kenji Kawai, ormai kollaboratore d lunga data d Oshii.
A questa vita sull’aereo, piena d adrenalina, karika d azione e sempre in biliko sul filo della vita, si kontrappone quella kondotta a terra tra un kombattimento e l’altro: qui siamo nel dominio delle kose materiali e terrene, dei rumori , d una quotidianità ossessiva nella sua piatta presenza, una resa magnifikata anke grazie al lavoro dei 2 sound designer, Randy Thom e Tom Myers.
A tal proposito bisogna sottolineare una netta divisione tra i 2 piani, una differenza d kolori, d montaggio, d velocità, e una sensazione d scissione è anke attuata attraverso la lingua: infatti, se nei kombattimenti aerei tra i piloti si parla in inglese, a terra la lingua usata è il giapponese (nell’originale) e, inoltre, nella parte centrale del film la storia si sposta nell’Europa dell’Est dove sentiamo parlare anke il polakko.
Il messaggio universale trasmesso, anke se da lingue differenti, è rappresentato ovviamente dalla violenza annunciatrice universale del "memento mori", uno dei punti nodali del film ed, in generale, d tante opere di Oshii(Patlabor, Innocence, Avalon). InThe Sky Crawlers, xò, essa è mostrata solo in alkune scene, prevalentemente quelle aeree, ed è molto fredda, diventando il fulkro presente/assente, la bussola invisibile attorno a kui gira la stabilità della società. Quasi avviluppati in un rito sakrifikale i kildren vivono una quotidianità infinita, x kui la vita d ogni giorno, una volta scesi dall’aereo, è stretta da un’asfissiante presenza delle pikkole azioni quotidiane, una routine ke, kon il prosieguo della trama, diventa d una semplicità allucinatoria.
La pellikola si dipana kon questa ripetività e kon quella delicatisima dei paesaggi, modellati sulle vaste distese irlandesi e polakke, dove lo stesso Oshii si è rekato kon i suoi kollaboratori; in questo modo ha voluto far prevalere nei suoi disegni il regno della pianura, quasi della steppa, del paesaggio piatto, monotono, ke quasi incita alla meditazione. Le immagini c mostrano una sorta d verde deserto mistiko, ke assottiglia il cielo e la realtà stessa, kome se questa fosse komposta d karta finissima, sempre sul punto d lacerarsi.
A komplikare e, in verità, a rendere + interessanti i rapporti tra i xsonaggi, c'è da rimarkare anke la figura del Teacher, misterioso pilota ke appare solo in volo kon il suo aereo, e ke rappresenta un po' l’alfa e l’omega del film.
In konklusione, sekondo le dikiarazioni ufficiali d Oshii, il suo intento era quello di realizzare un'oxa ke potesse dare qlksa alle nuove generazioni dei giovani giapponesi blokkati, kome i kildren, in uno stallo esistenziale dominato dalla monotonia. Ma non c si lasci ingannare troppo e nn c si fermi a questa lettura, xkè il maestro giapponese nn c konsegna mai quello ke c si aspetta ed è un abile trickster. The Sky Crawlers nn è il film ke sembra...

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Ultimi commenti

  1. kye
    di kye

    Bella recensione, però ti do un consiglio:
    La prox vlt ke skrivi recensioni, skrivile senza sostituire la C con la K e senza abbr., kosì nn sl saranno + konprensibl ma risparmierai anche un mal di testa agli eventuali lettori, ok?
    Ciao!

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