Regia di David Fincher vedi scheda film
Il film ricorda Forrest Gump. Soprattuto per il fatto che il personaggio vive e sopravvive a situazioni che gli scivolano addosso lasciando si' delle tracce, ma non profonde e abbastanza prive di frustrazioni e ferite. E' un tema che io non conoscevo, a cui non ho mai pensato: ringiovanire ha delle consequenze terribili, e col resto del mondo ci si incontra veramente solo a meta'. Il testo di questo film, i commenti fuori campo, le immagini da favola, l'evoluzione di Brad Pitt che da mostro diventa bellissimo, mi hanno emozionato moltissimo. Una forte nostalgia poi permea tutto il film, incoraggiando tutti all' idea che non c'e' eta' per fare le cose per arrivare alla felicita'. Fantastica la descrizione della assoluta casualita' nella sequenza di eventi che porta all'incidente di lei. Ma anche senza quell'incidente, le dice lui anni dopo, il destino la avrebbe portata ad essere con lui in ogni caso. Bello.
Ottima
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