Regia di David Fincher vedi scheda film
Un fluviale, romanticissimo e originale inno al tempo e all'uomo.
Questo è Benjam Button, il film più ambizioso e umano di Fincher che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, tutto il suo amore per il cinema, i suoi arabeschi narrativi e per i suoi personaggi incastrati (loro malgrado) nei meccanismi della vita.
Scorre il tempo in Benjamin Button, scorrono i corpi segnati dal tempo e dalle vicende, le esistenze si incrociano e si inseguono con matematico fatalismo (Blanchett-Pitt, Button e il padre, Button e la Swinton, il capitano e il colibrì).
Tutti inseguono qualcosa in questo gioco di vite dove solo l'incrocio (l'incontro) ha un senso come due lancette che si sovrappongono su un orologio che va solo indietro.
Finchè una marea, attuale e devastante, libera tutti da questo gioco perverso e ironico in cui i sentimenti sono l'unica cosa che acquista significato.
Un film fluido, sotterraneo, intimo e caldo come la splendida fotografia che lo avvolge in un autunnale e decadente atmosfera.
Non tutto è perfetto ma è, tremendamente, grande cinema!
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