Regia di David Fincher vedi scheda film
Una mia giovane amica aveva definito questo film “una boiata pazzesca”. Forse, alla sua età, avrei detto anch’io che “Benjamin Button” non è un buon film. Oggi invece, decisamente, non posso. Una lunga e non banale riflessione sulla vecchiaia e il tempo che inesorabilmente passa non può più lasciarmi indifferente. Certo, si tratta di una cosiddetta “americanata”, Brad Pitt è tutto meno che un bravo attore e qualche lungaggine c’è. La narrazione, però, regge, il racconto è pieno di fantasia e, a dispetto dei 159 minuti, non mi sono annoiato. Comunque, capisco anche chi è giovane e ha davanti a sé un tempo che sembra interminabile: in sala, poco distanti da me, c’erano due ragazzine sui 16 anni. Hanno passato il loro tempo a chattare sul cellulare e a trastullarsi con qualche videogioco. Perché sono venute al cinema? Mezz’ora prima della fine, sono uscite! In effetti – mi sono detto – non era proprio un film per ragazzini. Meritatissimo l’oscar per il trucco.
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