Regia di Oliver Stone vedi scheda film
W. sta per Walker. Un'abbreviazione del secondo nome battesimale, un'inezia per distinguerlo da suo padre che pure quella W la portava comunque nel nome. George W. Bush è stato il quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti d'America, paese che ha guidato con conseguenze mondiali devastanti tra il 2001 e il 2009. Rampollo di una famiglia di finanzieri, petrolieri, affaristi, una vera e propria dinastia (come racconta il documentatissimo best seller di Kevin Phillips, Una dinastia americana), Bush è stato uno dei presidenti americani più perniciosi e folli della storia di quel paese, l'emblema dell'inettitudine. Avvezzo all'alcol, sottaniere, scarso negli studi, ignorante (nel raccontarne gli anni della gioventù, il film ne sottolinea, persino nella traduzione in italiano, le continue incertezze grammaticali), fondamentalista cristiano, perennemente nel cono d'ombra del padre (Cromwell), eppure ambiziosissimo, Bush è stato il presidente che ha voluto una guerra in Iraq come un capriccio. È a lui che l'umanità deve la barzelletta delle armi di distruzione di massa possedute da Saddam Hussein e mai trovate, con tutte le conseguenze che quella guerra ha comportato in termini di destabilizzazione in Medio Oriente, diffusione del terrorismo, radicalizzazione dell'Islam. Con la sfrontatezza che gli è consueta, Oliver Stone ne racconta la vicenda umana e soprattutto politica, affidandosi a un Josh Brolin che, nonostante la somiglianza, conferisce al suo personaggio un eccesso di nerbo. Pochissimo o per niente preoccupato dell'aspetto artistico, Stone ci propone ancora una volta il suo cinema rozzo e istintivo, tutto di pancia ma comunque sempre pronto a proporsi come voce critica della storia americana (Platoon, Wall street, Talk radio, Nato il 4 Luglio, JFK - Un caso ancora aperto, Gli intrighi del potere - Nixon, World trade center), riuscendo tuttavia a tratteggiare in maniera assai efficace il ritratto di un uomo dalle sembianze scimmiesche, interessato al profitto e al petrolio, spudoratamente indisponente con i suoi collaboratori: Condoleezza Rice (Norton), Colin Powell (Wright), Donald Rumsfeld (Glenn), lo spietato Dick Cheney (Dreyfuss). Un biopic da vedere a prescindere dall'aspetto squisitamente cinematografico, per capire come quest'uomo - in carica l'11 settembre 2001 in occasione dell'attacco alle Torri Gemelle (episodio che rimane sempre sullo sfondo del film) - sia stato capace, con la sua guerra preventiva, di porre le basi per un nuovo, terribile, disordine mondiale.
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