La recensione su W.

di supadany

8 stelle

VOTO : 6/7.

Stone affronta a 360° George W. Bush e nel complesso non ci va sicuramente leggero, anche se mi sarei aspettato anche di peggio da un regista come lui.

Parte dalla sua scapestrata gioventù, vissuta sapendo di poter combinare tutti i disastri che voleva, affogando le sue serate nell’alcool.

Pochi valori se non quello del divertimento, ma questo fa impressione fino ad un certo punto.

In seguito passa rapidamente al setaccio la sua vita politica, fino alla seconda guerra di famiglia in Iraq.

I momenti migliori sono regalati dalle riunioni tra lui ed i suoi uomini dove si prendono le decisioni che poi condizionano la vita di tutti.

Riunioni dove si parla con leggerezza di temi importanti, con le scarpe poggiate sui tavoli, parlando di tutto con estrema superficialità.

Non so, magari ha calcato la mano, ma non si fa fatica a credere che le persone che in televisione hanno sempre la parola (scritta da altri) e l’espressione giusta, in realtà nel privato, lontano dalle telecamere siano tutt’altro.

L’immagine che Stone scolpisce è quella di una persona immatura ed insicura, preoccupata di piacere, con la figura del padre alle spalle con la quale fare i conti.

Ognuno può avere i suoi limiti, ma quando sei l’uomo più potente del mondo questo non è possibile.

Gli altri momenti migliori del film sono quelli che vedono padre e figlio a confronto, dove il secondo riesce ad amplificare gli errori del padre.

Nel complesso un buon film, anche se da Stone mi aspettavo ancora più cattiveria ed un tono ancor più dissacrante.

In ogni caso è andato oltre a quanto fatto da chiunque altro nel campo.

Coraggioso e stilisticamente non male.

Su Oliver Stone

VOTO : 6/7.
Mostra quello che vuole sbattendolo in faccia così com'è, ma per una volta pare più riflessivo del solito.

Su Josh Brolin

VOTO : 7,5.
Grande intepretazione.
Prima si ringiovanisce e poi si invecchia, ma impersonifica il suo personaggio sempre con un certo trasporto e con grande decisione.