Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
Nel 2007, nell'acciaieria tedesca della ThyssenKrupp, a Torino, 7 operai morirono in un gigantesco rogo. Attraverso una docu-fiction che poggia in larga parte sulle testimonianze di amici, colleghi e parenti delle vittime, il regista Mimmo Calopresti ricostruisce l'ennesimo caso di morti bianche e le gravi responsabilità dei vertici della stessa ThysseKrupp, ossessionati dalla produzione a scapito dei controlli, ma anche dei sindacati.
La Babele di voci meridionali che si ascolta nel film rivela ancora una sinistra equivalenza tra ricchezza e povertà da una parte, Nord e Sud della penisola dall'altra. Al di là del valore civile del film, La fabbrica dei tedeschi si muove in maniera pressappochistica in una traiettoria incerta tra giornalismo d'assalto e tv del dolore, senza riuscire a spiegare e con un incipit - delegato ad attori professionisti che hanno devoluto il loro cachet ai parenti delle vittime - davvero imbarazzante.
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