Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Il nazismo, e più in generale il Male, affascina Singer fin da I soliti sospetti e L’allievo, non a caso la sequenza più riuscita del primo X-Men era proprio l’incipit nel campo di concentramento con il giovane Magneto. Operazione Valchiria segna la riunione del regista con Christopher McQuarrie, già sceneggiatore dei Soliti sospetti, e il ritorno a una pellicola che ha il proprio punto di forza nel meccanismo a orologeria. Tom Cruise, come al solito al suo meglio in ruoli di uomini determinati fin quasi alla follia, interpreta il colonnello Claus von Stauffenberg, ufficiale nazista realmente esistito e disgustato dalle SS al punto da voler non solo eliminare Hitler, ma ribaltare l’intero regime. Contattato da altri cospiratori militari e aristocratici, Stauffenberg propone e mette in atto un piano geniale e ambizioso; e nonostante l’esito non possa essere in discussione, impressiona quanto vicini al loro obiettivo arrivino i congiurati. Singer presenta abilmente la costruzione dell’intrigo con uno stile formalmente compito, per concedersi poi la maggiore frenesia della camera a mano durante l’incalzante attuazione del piano. Notevole la ricostruzione di Berlino, che fa uso dei pochi edifici nazisti rimasti senza ricorrere al digitale.
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