Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Fare un thriller in cui tutti ma proprio tutti sanno come è andata a finire e renderlo lo stesso godibile e interessante è impresa non da tutti e va messa nelle note di merito di Singer,regista di blockbuster non decerebrati.Il film è la storia di un colpo di Stato ordito ai danni di Hitler per evitare la soluzione finale a cui il regime era avviato e risparmiare centinaia di migliaia di vite.Cruise cerca di incarnare un personaggio importante,un nobile prussiano travestito da colonnello dell'esercito tedesco ma in cuor suo sempre stato avverso al Reich,ma lo fa in maniera stolida forse ostacolato anche dai danni fisici riportati dal colonnello in Tunisia(perdita di un occhio e di una mano).Il film vive nelle stanze del potere alternativo che cerca di sostituirsi al totalitarismo con una parvenza di democrazia,vive della preparazione di un attentato perfettamente riuscito a prima vista e del tentativo di incolpare le SS di tutto quello accaduto.Esemplificativa la sequenza in cui il maggiore della riserva appena mobilitata per arrestare ufficiali e soldati delle SS dice al suo subalterno dopo aver finalmente capito il proprio ruolo"Siamo noi il colpo di Stato" .E'un thriller recitato da ottimi attori nei ruoli subalterni(strepitosi Wilkinson e Nighy) e con un senso del ritmo invidiabile.Ci si appassiona eppure si sa che l'atentato fallisce.Eppure si palpita lo stesso nel vedere quanto vicini si è andati al buon esito della "congiura"contro il Fuhrer.Detto quindi della confezione inappuntabile con un uso creativo degli edifici simbolo del Reich e detto di alcune sequenze cinematograficamente molto riuscite(il balletto di notizie sulla morte del Fuhrer,la stanza dei dispacci in cui le donne che trasmettono le notizie si fermano alzando la mano per attirare l'attenzione del sergente deputato al controllo) ci sono francamente alcuni punti deboli in Operazione Valchiria:il non approfondimento del personaggio cardine del film,il colonnello ribelle figlio di una nobiltà passata,un certo modo di trattare questo personaggio come il solito eroe hollywoodiano e una scarsa attenzione per la definizione dei vari caratteri della rivolta,rivolta che storicamente era più un calcolo per salvare le proprie vite,nella riduzione hollywoodiana il manipolo di ufficiali rivoltosi diventano quasi degli idealisti a favore del popolo.Resta comunque un film godibile dal meccanismo di precisione cronometrica.Cercare l'attendibilità storica a tutti i costi sarebbe anche sbagliato....
un blockbuster leggermnte più pensante di altri film hollywoodiani
stolido,sarà per l'occhio di vetro e/o benda nera
eccellente
parte un po'trascurata
non si vede moltissimo
non male
discreto
ok
non lìavevo neanche riconosciuto
ok
bene
non male
discreto
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penso che l'attentato ordito da Stauffenberg e Co.NON sia stato dettato, come dici, da "un calcolo per salvare le proprie vite", ma da AUTENTICO AMOR PATRIO..I congiurati vedevanio che la guerra era persa e sapevano che le Potenze Alleate avevano decretato per la Germania la "RESA SENZA CONDIZIONI". ll che significava l'annullamento dell Germania come stato indipendente...Stauffnberg e Co. vollero fare il tentativo di evitare tutto ciò..e, tramite emissari borghesi, è noto che ebbero anche rapporti con l'intelligence alleata, al fine di preparare il "dopo Hitler"..Per una serie di coincidenze sfortunate - la principale delle quali fu l'adozione di una sala per le conferenze diversa da quella prevista da Stauffenberg (di legno e non di cemento armato, a causa del caldo asfissiante di quei gioni), la bomba non ebbe lo stesso effetto dirompente previsto, ed il Fuhrer si salvò...Stauffembeg non aveva fatto alcun "calcolo", anzi fu talmente precipitosamente temerario da dare l'ordine di arrestare le SS , una volta tornato a Berlino, prima ancora che il quartier Generale di Rastenburg comunicasse la morte del Fuhrer.
Il che ne decretò la certa colpevolezza ad attentato fallito.. Nè si creda, peraltro, che Stauffenberg e Co. intendessero fondare una repubblica democratica, poichè - da veri Junkers - erano troppo intrisi di aristocratico distacco dal "popolo" per poter solo immaginare un simile futuro ....
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