Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Classico bel film da 8 che ha qualche pausa, soprattutto nella seconda parte, ma rimane un gran bel film. Film necessario, per far capire che negli USA, negli anni ‘60-’70, bastava essere omosessuale per finire in gattabuia, o perdere il lavoro. E’ la storia infatti del primo omosessuale dichiarato (Harvey Milk) che, negli USA, riuscì a raggiungere una carica istituzionale (in consiglio a S. Francisco). Film biografico, racconta storie vere, mescolando magistralmente filmati d’epoca e ricostruzione. Protagonista Sean Penn, che è di una bravura mostruosa, sicuramente tra il meglio in circolazione. E alla fine ho trovato un film in cui James Franco non mi faccia cagare. Brolin, infine, è un attore trasformista come neanche Barbapapà. Gus Van Sant continua ad essere un regista che mi piace parecchio.
Il film ha vinto l’Oscar per la sceneggiatura originale, Sean Penn ha vinto quello (penso in scioltezza) per il migliore attore. Altre sei nomination non andate a non fine, tra cui quelle per l’attore a supporto (Brolin, ma quell’anno era già deciso, doveva vincere Heath Ledger), per la regia e per il migliore film, che premiò The millionaire, per me, inferiore. Non ha avuto problemi a rifarsi dei costi, ma ha comunque avuto incassi di nicchia. Invece è un film che merita.
Bravissimo, mi piace sempre più
Mostruoso, tra i best 5 in circolazione
stavolta non mi è dispiaciuto, e forse è la prima volta
Barbapapismo allo stato puro, si trasforma in maniera incredibile, e è anche bravo
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