Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Il sunto del film si riassume in pochissimi righi (un uomo ed una donna in carriera vengono separati da un concepimento tanto atteso, quanto catastrofico per il suo significato, essendo l’uomo sterile), ma non gli renderebbe giustizia.
Il pregio del film sta tutto nel modo in cui Corsicato decide di raccontarci la storia.
Uno sfondo riuscito (una periferia colorata e piena di risvolti dettati dai caratteri messi in scena), tante scenette caratterizzate con brio ed una presenza sempre fondamentale della musica.
Dunque, se la storia non è il massimo della vita, quello che mi è parso di valore è il contorno.
Un contorno interessante e di buona fattura, proprio del cinema del regista che in altre circostanze è stato più fantasioso a livello assoluto, ma qui regala la sua fantasia ad un tema semplice, ma piuttosto efficace.
Alcune scenette, quasi dei siparietti (tra balletti ed ammiccamenti vari), sono decisamente accattivanti, così come il finale lascia la piacevole sensazione di aver assistito a qualcosa di diverso dal solito.
Convincente poi la Murino, decisamente meno Gassman, lontano sempre anni luce dal talentuoso padre.
Non impedibile, ma comunque abbastanza interessante.
VOTO : 6,5.
Molto creativo, quando si tratti di crere un contesto originale e coinvolgente.
Meno bravo nel trovare una storia che sia completamente soddisfacente.
VOTO : 6/7.
Protagonista convincente, sia per la sua innegabile bellezza mediterranea, sia per la disinvoltura con cui si disimpegna.
VOTO : 5.
Lui invece poco naturale e costantemente monocorde.
VOTO : 6++.
Le viene affidata una parte secondaria, ma che ben gli si adatta.
Probabilmente, così su due piedi, la sua prova più convincente.
VOTO : 6+.
Simpatica.
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