Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
La taverna della Giamaica, di Hitchcock, con Laughton, O’Hara
Hitch ripete un trucco che gli è usuale, quello di far affidare i protagonisti “buoni” a un malvagio che sembra affidabile, qui all’insospettabile giudice Pengallan (Laughton), che invece è proprio il capo dei malvagi che si vorrebbero combattere; il film è lontano dai livelli del precedente La signora scompare, ma Laughton è molto bravo, nel fare il cattivo pazzo e nel giustificare le proprie scelte signorili. Mary, giovane irlandese rimasta orfana, viene a vivere con la zia, che non vede da tempo e che ora gestisce con il marito la taverna rifugio dei pirati che fanno naufragare le navi nascondendo il faro e poi sterminano l’equipaggio per non avere testimoni. Ma Jim è inviato a ispezionare, si infiltra nella banda, viene accusato di furto perché ha molto denaro con sé e viene impiccato... ma salvato in tempo da Mary che lo fa fuggire pur credendolo un pirata.
Un discreto filmetto d’avventura, condotto dignitosamente, con qualche efficace atmosfera (l’arrivo alla taverna, le scene in riva al mare in tempesta) ma senza colpi di genio, a parte l’interpretazione di Laughton...
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