Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Ai primi dell’800, sulla costa della Cornovaglia, una banda di malfattori di base alla taverna della Giamaica provoca il naufragio delle navi che passano, depreda il carico e uccide l’equipaggio. Una ragazza irlandese rimasta orfana viene a vivere dalla zia, che è la proprietaria della taverna ma è succube del marito capobanda. In realtà a tirare le fila è un nobile locale, che segnala ai banditi le navi da colpire e riceve una parte del bottino. Ma fra di essi si è infiltrato un ufficiale inglese incaricato di indagare sulle rapine, che conquista la fiducia della ragazza. L’ultimo Hitchcock inglese è un film anomalo, fra i pochi in costume: un’opera su commissione, certo (tratta da un romanzo di Daphne Du Maurier, scrittrice alla base anche del successivo Rebecca), ma in fondo strutturata secondo sue modalità tipiche (un lui e una lei si ritrovano insieme a sventare un complotto, come per es. in La signora scompare e Sabotatori) e con una notevole ambientazione notturna e piovosa. La fulgida Maureen O’Hara fa qui il suo esordio; ma la parte migliore, come al solito, tocca a Laughton in uno dei suoi personaggi melliflui.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta