Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
I Vanzina vogliono far rivivere il mito del Piper, il locale notturno capitolino che segnò un'epoca e fu vivaio di star (Patty Pravo, Renato Zero, Mita Medici...). Amano molto gli amarcord, e qualche volta riescono anche ad infilare qualche buon prodotto (a tutt'oggi, "Sapore di mare", tra l'altro ambientato più o meno nello stesso periodo, resta il loro capolavoro). Questo fa sì parte del filone (che vede pure "Il cielo in una stanza), ma non può certo considerarsi un ottimo tv movie. Per quanto possa essere sincero, è di una medietà (non mediocrità) scialba. Manca la passione, forse anche il cuore. E ciò lo dico per un motivo: non si può affidare il ruolo di un personaggio ispirato a cotanto mito (Nicoletta Strambelli, per gli amici Patty Pravo) alla sempre più imbarazzante Martina Stella. Vuol dire ammazzare il ricordo del mito. Gli altri sono bravi (Carol Alt a prescindere, che dopo vent'anni in Italia non ancora si impara a recitare e a parlare l'idioma locale), il gusto citazionista è evidente (gustosa Anna Falchi, nella prova migliore della sua carriera, che gioca a fare la Loren di "Ieri, oggi, domani"), ma non basta. Resta in superficie, non approfondisce, non fa pulsare.
Molto vintage.
Voto: 5.
La migliore interpretazione della sua vita. Gustosa.
Non ancora impara a recitare. Se fossi in lei me ne farei una ragione.
E' la nipote di Vanzina. Ho detto tutto.
Affetto dalla sindrome di Muccino (la zeppa), è più edulcorato dell'originale.
Lui è sempre bravo, ma il punto è che non merita questi film, ma ben altro.
Ma come si può?
Professionale, si spreca molto in queste produzioni.
Scialba, nonostante sia sincera.
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