Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Un giovane fabbro viene arianizzato e trasformato in improbabile teutonico. L’artefice è un mago esaltato il cui scopo è farne uno strumento di persuasione politica (nazista).
Ma come dice il mago la verità è quella che non si vede, e lui è abile nelle illusioni, nell’inganno di chi ha di fronte. Hitler è alle porte.
Il teatro – luogo di incontro tra nazisti ed ebrei – diviene testimone di una rissa da saloon (l’uomo, in fondo, non cambia molto).
“Il futuro non esiste”.
Siegfried-Sansone, rinnegato e vilipeso, trova infine il dono della profezia.
Forse eccessivo definirlo un “polpettone televisivo su commissione". (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 4 settembre 2001)
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