Regia di Lamont Johnson vedi scheda film
Buon film a soggetto bellico, quasi un La grande fuga in versione rovesciata (qui vogliono fuggire dei tedeschi, prigionieri di guerra degli inglesi). Ottimamente fotografato, Uomini e filo spinato si avvale di una regia di mestiere solido e tiene avvinto lo spettatore grazie ad una prima parte in cui colpisce lo scontro psicologico tra il capocampo tedesco (Helmut Griem) ed i responsabili britannici, nonché ad una parte finale che mantiene desta l'attenzione per sapere come va a finire. Anche se nella realtà non è così, al cinema sembra quasi sempre che le sorti di una guerra possano essere risolte dagli scontri tra singoli uomini o tra piccoli gruppi, come se potesse esservi una riedizione dell'antica sfida tra Orazi e Curiazi o della disfida di Barletta. È funzionale l'attore americano Brian Keith (che per me resterà sempre lo zio Bill di Tre nipoti e un maggiordomo), ma dubito che non vi fosse un interprete inglese all'altezza di quel ruolo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta