Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
solo uno stregone del mare che è stato umano e con tanta difficoltà e fatica si sta staccando da quella condizione(per respirare sott'acqua ha bisogno di una bolla con l'ossigeno, daltronde non ha le branchie)sa di cosa l'essere umano può essere capace nella sua "fase distruttiva". può essere in effetti che l'uomo, come un bebè, sia ancora nella fase in cui non conosce bene il pianeta che vive e che quindi non sappia come e cosa fare per preservarlo?... e di contro solo una dea del mare che non è mai stata umana, se non nel suo meraviglioso aspetto, forse può confidare invece negli umani per salvare la terra da una disastro imminente. e nella condizione umana, infatti brunilde, la figlioletta pesciolina maggiore dello stregone fujimoto scappa dalle protettive mire paterne per esplorare il mondo sommerso. qui incontra un bimbo, sosuke, che la chiama ponyo. da qui ponyo, pur di diventare umana e restare per sempre con sosuke, ne combinerà talmente tante da mettere in serio pericolo il pianeta sul quale lei stessa vive. al solito miyazaki parte da un'idea di paesello marittimo e lo trasforma a suo piacere in un mondo altro che non fa altro che sollazzare i sensi di chi guarda. se lo stregone voleva distruggere il mondo che aveva conosciuto da umano perchè secondo lui nessuno è degno di sopravvivere, ponyo inconsapevolemente quasi mette in atto i suoi piani. con la mediazione della dea del mare si riuscirà a mettere una pezza ancora una volta e l'uomo avrà l'ennesima occasione per rimediare ai suoi danni. non ci sono castelli chimerici e volanti con porte sulle varie epoche terrestri in cui si combattono guerre, ma i due bimbetti che sulla barchetta che va a candela, mentre nella trasparenza del mare che ha invaso le terre emerse si vedono pesci e creature devoniane emerse dalle profondità delle magie più arcane fa lo stesso medesimo effetto che fa qualsiasi capolavoro miyazakiano. e poi quel finale così semplice in stop frame.
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