Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
"Ponyo sulla scogliera" è l'ennesimo centro del geniale Hayao Miyazaki, qui alle prese con una storia per bambini in grado di appassionare chiunque e lasciare qualunque spettatore con un sorriso ebete stampato sul viso dalla prima all'ultima scena. Rinunciando totalmente al computer e scegliendo di disegnare a matita ogni singolo fotogramma, Miyazaki rilegge "La Sirenetta" di H. C. Andersen piegandola alla sensibilità e alla cultura giapponese, traendone una storia dolcissima, abitata da personaggi incantevoli, tra cui la bambina pesce che di tutti è il più umano e riuscito, e dalla natura, elemento cardine di ogni sua pellicola. Qui, come in tutti i suoi film, non c'è tempo né motivo per interrogarsi sulle numerose scelte irrazionali del regista (il pesce rosso ha un volto umano ma solo una vecchina se ne preoccupa; la bambina emerge sorridente da uno tsunami dicendo di essere stata un pesce e nessuno batte ciglio) perché quelle che altrove parrebbero inaccettabili forzature o incongruenze, nei film di Miyazaki sono la logica emanazione di una poetica che è fantasia allo stato puro, ma che, nonostante tutto, mantiene una coerenza difficilmente contestabile. In conclusione, "Ponyo sulla scogliera" è un delicatissimo film sull'amore, sulla natura, sull'uomo. Ma soprattutto è un viaggio irripetibile sulle onde della sconfinata immaginazione del regista: l'importante è aprire bene gli occhi (e la mente) e lasciarsi trasportare.
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