La storia di Machisu, un pittore privo di talento, che - nonostante non riesca a vendere nemmeno un quadro - continua a coltivare con costanza i suoi sogni d’artista supportato dalla moglie perennemente malata.
Tra le mie ultime visioni c'è il "paradossale" ACHILLE E LA TARTARUGA di un sensibile e giocoso Kitano. Riesce sempre a farmi sorridere e intenerirmi al tempo stesso.
Portrait of an Artist as Achilles, questo film di Takeshi Beat chiude la trilogia autoreferenziale, narcisistica, felliniana, iniziata dopo l’irridente Zatoichi (2002). Fatta piazza pulita del mito nippon con l’avventurosa vita del Simplicissimus Zatoichi alla maniera di Grimmelshausen più che di Cervantes (non dimentichiamo il ‘comico’ nel cinema di… leggi tutto
"I poveracci non capiscono niente di arte, fai scegliere tra un Picasso e una ciotola di riso, il poveraccio sceglierà il riso" questo è l'assunto detto da un commerciante di cibo di strada, e non ha tutti i torti! L'arte è fatta dai poveri e data per lo più hai ricchi, senza cognizione di causa, non ne capiscono un tubo e la adorano senza comprenderne il vero significato " che cosa vuole… leggi tutto
Una trentina di autori, un centinaio di film e serie. Insomma: un prologo, appena.
Nota bene. La lista è chiusa -- tanto per una questione soggettiva quanto di tecnica…
"Ogni vita umana è un labirinto. Se si trova l'ingresso, ci si può aggirare dentro all'infinito."
Mettersi in viaggio: per uno scopo, una ragione, un motivo. Peccato mortale è non…
Un Kitano controverso, sospeso tra una prima parte che ricorda molto "L'estate di Kikujiro" ed un finale alla "Getting Any?", senza però riuscire ad avere nè la poesia del primo nè la smaccata irriverenza del secondo. Non dico che il film non sia valido, e di per sè anche originale nel trattare la vicenda di un pittore che è sempre un gradino indietro, proprio…
anni fa fui folgorato da "hana-bi" e dal mondo sognante e delicato contaminato dalle inevitabili venature di violenza come schizzi di colore sulla tela.
comprai anche la colonna sonora tra le più belle di joe hisaishi. poi venne "l'estate di kikujiro" e m'innamorai perdutamente di questo strambo giapponese con la faccia disfatta e un tic da un occhio e via col recupero all'epoca della…
"I poveracci non capiscono niente di arte, fai scegliere tra un Picasso e una ciotola di riso, il poveraccio sceglierà il riso" questo è l'assunto detto da un commerciante di cibo di strada, e non ha tutti i torti! L'arte è fatta dai poveri e data per lo più hai ricchi, senza cognizione di causa, non ne capiscono un tubo e la adorano senza comprenderne il vero significato " che cosa vuole…
Storia esistenzialista di quasi 2h. di durata che tiene discretamente lo Spettatore nella visione degl'intrecci fra la vita e la Pittura ; qualche parte simpatica ogni tanto salta anche fuori.voto.6.
E’ quasi un decennio che l’opera di Kitano diserta completamente i grandi schermi italiani, ed e’ relegata, quando siamo fortunati, ad una frettolosa uscita in dvd o ad apparizioni sporadiche e ad ore proibitive in qualche canale un po’ piu’ lungimirante della media.
Achille e’ l’ultimo film di una ideale trilogia sull’ispirazione, sulla mancanza di creativita’, sulle…
Portrait of an Artist as Achilles, questo film di Takeshi Beat chiude la trilogia autoreferenziale, narcisistica, felliniana, iniziata dopo l’irridente Zatoichi (2002). Fatta piazza pulita del mito nippon con l’avventurosa vita del Simplicissimus Zatoichi alla maniera di Grimmelshausen più che di Cervantes (non dimentichiamo il ‘comico’ nel cinema di…
L’arte è la cadetta di tutte le attività umane: relegata in fondo a tutte le scale di priorità, e costretta, nel giudizio della società, a rispondere a criteri tanto mutevoli quanto arbitrari. Orientarsi è impossibile, per chi, in quel campo, vorrebbe fare strada: il successo non si ottiene, infatti, né col talento, né con la disciplina;…
Un Kitano che non delude, davvero eccezionale, sicuramente tra i suoi migliori film in assoluto, il che è tutto dire(anche se a mio avviso "Dolls", "Hana-Bi" e "L'Estate di Kikujiro" restano superiori). Molto tragico nella prima parte, il film mostra - ribaltando la tesi ultima di "Scarpette Rosse"(da cui pur sempre si parte: si può morire per l'arte?) - cosa sia l'ossessione…
“Achille e la tartaruga” è il terzo capitolo di una discontinua trilogia iniziata col sottovalutato “Takeshi’s” e proseguita col deludente “Kantoku banzai! (Glory to the filmaker)”. Questa volta Kitano abbandona la via metacinematografica e si riappropria del suo stile, di quel (suo) cinema che lo ha fatto apprezzare ai cinefili di mezzo mondo (o…
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Tra le mie ultime visioni c'è il "paradossale" ACHILLE E LA TARTARUGA di un sensibile e giocoso Kitano. Riesce sempre a farmi sorridere e intenerirmi al tempo stesso.
commento di hueSaturation