Regia di Uli Edel vedi scheda film
Ricostruzione interessante ma sostanzialmente irrisolta della parabola terrorista del primo nucleo di fuoco della RAF, denominato dalla stampa tedesca "Banda Baader-Meinhof". La pellicola è intensa e diretta con mano ferma dall'esperto Uli "Christiane F." Edel ma non del tutto convincente: operazioni di questo genere pagano inevitabilmente il peccato originale di voler condensare in pochi minuti la complessità di vite intere e di dover ricostruire (e spiegare) in maniera credibile un'epoca storica. Da questo punto di vista "La Banda Baader Meinhof" è un'opera abbastanza carente: troppi personaggi, troppe possibili sottotrame, una vicenda storica e politica talmente contorta e complicata da non poter essere che vagamente scalfita dalle due ore e mezza abbondanti del film. Il risultato è che molti passaggi non sono chiari, soprattutto per il pubblico non tedesco che, inevitabilmente, possiede solo una conoscenza superficiale della storia della RAF. Apprezzabile, comunque, il fatto che Edel non subisce alcuna fascinazione per i personaggi dei quali narra le gesta criminali e li descrive, in maniera cruda e diretta, come degli odiosi fanatici violenti e spietati, riuscendo a rendere in maniera convincente il clima gelido e tetro degli anni di piombo (in versione teutonica). Buona la prova del cast, bel montaggio serrato, credibili le ricostruzioni d'ambiente. Voto sufficiente.
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