Regia di Uli Edel vedi scheda film
Visto (colpevolmente da parte mia) solo a marzo 2011 in prima serata grazie a RAI4 (Ottimo Freccero che sembra urlare al proprio target di riferimento :"svegliatevi giovani!!").
Lacrime agli occhi.
E sangue.
Film a suo modo "rivoluzionario" e "giovanile" che fà della dolorosa canzone 'Child in time' urlata, sussurata, pianta dai Deep Purple un inno di una generazione (im)mortale e (mai) perduta.
La durata generosa dà modo di entrare nella carne, nel dolore rimosso degli anni di piombo, anni in cui combattemmo senza sosta un sistema iniquo nascente, anni in cui perdemmo senza alcuna possibilità di rivincita.
Questa è la storia degli attuali giovani.
Anche e soprattutto italiani.
Il regista mette le mani nella Storia con la S maiuscola, lavoro improbo, pericoloso, ostacolato enormemente e riesce a dare vita ad una rievocazione epica.
Quello di cui c'era bisogno.
Child in time... child in time... piccolo bambino disperso nel tempo e nelle lotte...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta