Regia di Menno Meyjes vedi scheda film
Senza faticare troppo poteva uscirne un melodramma abbastanza potente, ma Menno Meyes riesce a creare un bel po’ di casino, forse per troppe ambizioni, e quando occorre non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Così si assiste ad uno spettacolo di fattura medio-bassa che ha l’aggiunta aggravante di aver sprecato una coppia di protagonisti che paiono proprio perfetti per le relative parti e che ben si trovano in scena.
Manolete (Adrien Brody) è un celebre matador che perde la testa per la bella Lupe Sino (Penelope Cruz).
La loro storia sarà caratterizzata dalla passione, ma anche dalle incomprensioni e da momenti violenti, tanto che Manolete perderà le testa proprio durante una corrida.
Diciamo subito che la cosa più irritante, e pure controproducente sotto tutti i punti di vista, è la scelta di fare continui, e veloci, cambi temporali per tutta la prima ora; con una progressione più lineare, anche perché questa articolazione non giova affatto al racconto, si potevano rendere più magmatiche le diverse fasi di un amore destinato a bruciare rapidamente.
Altro discorso merita ciò che fa da sfondo all’intera vicenda, ovvero il mondo della corrida, difficile da capire qui da noi (francamente non mi dice proprio niente di buono come attività), sicuramente punto di forza del film laddove questa è apprezzata, meno altrove, ma è comunque meritevole tutta la medio lunga parte del duello finale tra Manolete ed il toro che viene rappresentata molto bene.
Per il resto il film regge più che onestamente, riportando sullo schermo un genere, il melodramma, ultimamente spesso quasi del tutto accantonato.
Buoni i costumi, felice la fotografia, niente male gli inserti storici, decisamente ispirati i due autori solo in parte frenati da un racconto troppo frammentario.
Dunque un film dove le luci prevalgono quantitativamente sulle ombre, però quest’ultime sono un po’ troppo evidenti e fastidiose, per cui non mi sento di dare alla pellicola una piena sufficienza.
E ci voleva veramente poco per fare di questa storia un film migliore.
Un vero peccato.
Utilizza troppi salti temporali inutili rendendo troppo frammentario il racconto, così riesce solo in parte a sfruttare due attori in parte ed un supporto tecnico assolutamente adeguato alla causa. Sprecone.
Offre una performance di buon livello attoriale. Partecipe.
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