Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film
Una storia che prende emotivamente,con qualche stereotipo a proposito degli italiani e qualche tocco melò; Winterbottom ci racconta il diario di un dolore profondo con silenzi e momenti di leggerezza.Genova è un set discreto che acuisce le intenzioni minimaliste.
Jo è un docente universitario che resta improvvisamente vedovo quando la moglie perde la vita in un incidente: la minore delle figlie ha infatti distratto involontariamente la madre alla guida. In seguito al lutto, Jo decide di trasferirsi per un anno a Genova con le due figlie, la bambina Mary e l'adolescente Kelly; giunta in Italia, la piccola crede di vedere la madre dappertutto...
Come dice benissimo Firth negli extra del dvd, il regista è riuscito a costruire un' intimità nelle relazioni tra gli attori veri, girando una sorta di documentario "fittizio"; ogni personaggio è libero di dare sfogo al proprio dolore a suo modo e nessuno può sottrarvisi, coscientemente o meno.
Bravo nella parte di un padre che tenta di ri-formare il nucleo familiare a partire dal lutto ma senza opprimere le figlie.
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