Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
VOTO : 7.
Ha fatto storcere il naso ad alcuni ed è stato portato in trionfo da altri (direi la maggioranza) questo film di Demme, che comunque, si conferma uno tra gli autori americani più capaci ed in grado di portare su schermo sempre prodotti con un reale perché.
Qui confezione un quadretto familiare che si ricompone alla vigilia di un matrimonio.
Scelta vista già diversa volte, ma qui ci sono diverse componenti secondo me importanti che la valorizzano.
In primis l’utilizzo di uno stile di stampo documentaristico che permette di dare un senso di realismo come se dietro la cinepresa ci fosse un appartenente al cerchio ristretto dei familiari.
Secondo, la scelta di inquadrare un matrimonio misto (sicuramente non una cosa rarissima negli States, ma da italiano solletica alquanto), ed infine quella di inserire una mina vagante che scombussola un equilibrio che, alla vigilia di un matrimonio, è sempre estremamente precario.
Il film scorre, i personaggi ci appaiono estremamente reali, con tutti i loro limiti ed i loro pregi.
In questo contesto, ottima la prova della Hathaway, alle prese con un personaggio difficile, che irrompe come un fulmine a ciel sereno, facendo riaffiorare ricordi di una terribile tragedia (la morte del fratellino per colpa di Kym), in parte sopiti, che rendono sempre più tumultuoso ed alterato il clima.
Così anche il felice matrimonio passa in un lampo e gli affetti sono destinati nuovamente ad allontanarsi (la madre se ne va la sera stessa, Kym l’indomani).
A me è piaciuto abbastanza, l’unica nota che non mi ha convinto, e che comunque non reputo marginale in quanto mi è parso piuttosto evidente, è la rappresentazione del rapporto tra le sorelle.
Subito molto teso, forse pure troppo ma è comunque una scelta, subisce un cambio di rotta troppo repentineo; insomma se si è marcato così fino a tre quarti del film, mi sembra un po’ esagerato un cambio così radicale negli atteggiamenti, anche se avvenuto dopo un episodio teso a riavvicinare i caratteri (l’incidente di Kym).
Ma Demme si rialza quasi subito ed il finale è un misto di dolcezza ed amarezza che valorizza il film, rendendolo credibile.
Per il resto molti applausi e pochissime note stonate.
VOTO : 7.
Regia molto convincente, sia per la forma espositiva scelta, sia per come racconta la storia.
VOTO : 7.
Prova attoriale convincente, ha tra le mani un bel personaggio, borderline come pochi, ed è brava a saperlo approfondire e a portarlo sullo schermo, donandogli le giuste sfumature di donna triste e segnata, ma con ancora la forza di lottare e di credere nella vita.
VOTO : 6,5.
Gradevole.
VOTO : 6++.
Riesumata per un ruolo marginale per scene interpretate, ma abbastanza importante ai fini della vicenda.
Gradito ritorno.
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