Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Il matrimonio di Rachel (Rosemarie De Witt) e' l'occasione per un rendez vous familiare a cui partecipa anche Kim (Anne Hathaway), sorella della sposa e tossicodipendente in via di riabilitazione. I festeggiamenti che precedono l'evento, organizzati con la celebrazione degli sposi attraverso il ricordo degli amici, sono l'occasione per fare il punto con un passato funestato dalla perdita del fratellino a causa di un incidente stradale provocato dalla dipendenza di Kim. Provata dal senso di colpa ed alla ricerca di un equilibrio ancora lungi dall'essere tale, Kim riportera' a galla antichi rancori ed incomprensioni mai risolte. E' evidente che dietro questa resa dei conti che assomiglia nel tema e nello stile a Festen di Thomas Winterberg (telecamera a mano, luce naturale, assenza di rumori o suoni extradiegetici, insomma una specie di Dogma), ci deve essere dell'altro, e pur volendo evitare facili allusioni, non si puo' non vedere il riferimento all'america del presente, quella di Obama (lo sposo di Rachel e' afroamericano) in cui l'auspicato melting pot, che il film realizza attraverso le famiglie degli sposi, vero e proprio coacervo di razze e di colori non puo' far dimenticare i drammi del recente passato (L'America di Bush come la tragedia che ha coinvolto i protagonisti). Inoltre l'aspetto musicale, presente fin dall'inizio con il pretesto di provare il repertorio, diventa assoluto protagonista nella parte finale del film, con un vero e proprio live concert in cui la nuova presa di coscienza (il male non puo' essere dimenticato ma insiemepotremo renderlo meno dannoso)) va a braccetto con i ritmi caraibici e multietnici cari a Demme fin dagli esordi. La Hathaway come bad girl supera la prova ma ancor piu' brava e' Rosemarie de Witt nel ruolo di Rachel, per la capacita' di modulare con assoluta spontaneita' gli stati d'animo di un personaggio che lotta a tutti i costi per la felicita' sua e dei propri cari. Il cameo di Debra Winger , nella parte della assente ed anafettiva, completa alla grande una componente attoriale di assoluto livello.
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