Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Acc! Siamo di fronte a un film intelligente, è bene esserne consapevoli per comprenderne la visione. L'intelligenza sta in ogni dove, è nella storia della tossicodipendente in via di problematica riabilitazione (la Hathaway con la faccia e l'inerzia di Julia Roberts), è nelle terapie di gruppo, alligna nell'interno familiare, è nella telecamera a spalla che più di tutto fa QI, nei primi piani mossi, nei discorsi piani, nelle zoomate in ritardo, nelle riprese finto amatoriali, con le quali il regista intende una volta per tutte sottolineare che è vero, che è la vita, signori, e questa la sua intelligente e intellettuale rappresentazione.
Critica unanime: quanta intelligenza e profondità, quale verità! Tutto questo mosso e tecnicamente imperfetto dovrà pur significare qualcosa. L'ostinata lacunosa superficie quali abissi deve nascondere. In fondo questo dà speranza a tutti noi; decidiamo di scrivere un racconto con frasi brevi, laconiche e un bel ritmo sincopato: gli stessi critici ci acclameranno come i nuovi Kristof. Che bello.
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geniale
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