Regia di Wayne Kramer vedi scheda film
Film sorprendente, come ogni prodotto di Hollywood dove il nemico/cattivo non è l'alieno che 'minaccia-lo-stile-di-vita-americano'. E non capisco il voto della redazione di FilmTV, che lo definisce 'intenso e interessante', ma allo stesso tempo lo giudica 'mediocre'.
Belle le riprese aeree dei mega svincoli attorno a Los Angeles, forse omaggio al memorabile Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio.
Da dimenticare le guance al botox di Ray Liotta, che hanno reso la sua mobilità facciale e credibilità come attore paragonabile a quella di Ken Carson.
Non entusiasmante l'interpretazione di Harrison Ford, quasi come se non credesse fino in fondo nel progetto (con sfondo l'immigrazione e l'integrazione, nel 2008 è uscito anche 'Gran Torino', tanto per avere un termine di paragone).
Una curiosità: il personaggio a caccia di green card intepretato da Alice Eve è australiano, così come australiane sono regia e co-produzione del 'Green Card' di Peter Weir degli anni '90, con Andie MacDowell e Gérard Depardieu. Se non fosse un caso, verrebbe da dire che, per gli australiani, utopia negativa e senso di subalternità verso Inghilterra e Stati Uniti risultino tuttora non superati.
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