Regia di Wayne Kramer vedi scheda film
Poteva anche intitolarsi America oggi 2 o può essere considerato quasi una seconda parte del Crash di Haggis.Qui le varie esistenza non si scontrano ma si compenetrano,c'è sempre l'idea del passaggio,dell'incrocio ed è rafforzato da panoramiche aeree su arterie stradali di grande traffico che inframezzano la narrazione permettendo il raccordo tra una storia e l'altra.Crossing over è raccontato con molto trasporto,forse anche troppo e questo si intuisce soprattutto partendo dal fatto che il regista Wayne Kramer è sudafricano trapiantato a Hollywood e probabilmente anche lui ha vissuto sulla propria pelle questa spasmodica ricerca della tanto agognata green card per rimanere negli States.Abbiamo varie storie di immigrazione da varie parti del mondo:abbiamo l'attricetta australina che si prostituisce con funzionario per guadagnare questo permesso di soggiorno,c'è il poliziotto dell'immigrazione che mostra il suo lato deteriore per via della presunta troppa libertà della sorella,c'è il suo collega più anziano(Harrison Ford) stanco e sgualcito e con sempre più dubbi riguardo l'eticità del suo lavoro che cerca di salvare il salvabile,c'è l'avvocato per la difesa dei diritti civili,c'è il ragazzo coreano che sta per essere naturalizzato che viene coinvolto in una rapina a un drugstore,c'è la ragazza di origini arabe che cerca di capire perchè i musulmani abbiano certe posizioni,c'è il musicista che cerca di rimanere negli USA cantando canti ebraici.Il film soffre di una certa frammentarietà,forse cerca di condesare una materia narrativa fin troppo abbondante raccontando tante microstorie ma la morale è sempre la stessa:viene trattata soprattutto quella parte della questione dell'immigrazione che concerne i diritti degli immigrati.Forse è manicheo vedere solo come cattivi gli agenti dell'immigrazione e tutte quelle strutture statali o uffici che cercano di controllare il flusso migratorio ma è indubbio che questo è un problema difficile da trattare in maniera giusta e neutra.Kramer in questa babele di lingue e di provenienze ha un ammirevole senso della misura,mescolando tra loro le varie storie simula un effetto soap opera che si tramuta in una forza centripeta che porta lo spettatore subito dentro il film,pur didascalico in alcune sezioni riesce a coinvolgere e a filmare qualche brano di ottimo cinema.La finezza di Altman è lontana e anche l'armonia,la musicalità interna del film di Haggis così come Inarritu pare su un altro livello.Ma Kramer ha modelli chiari che gli permettono di non deragliare.Certo Harrison Ford e Ray Liotta c'entrano come i cavoli a merenda ,ma il resto del cast è bene in parte.Forse Crossing Over è l'ennesima occasione che gli Stati Uniti usano per riflettere sulle macerie del post 11 settembre....
forse troppa carne al fuoco
fuori parte
pleonastico
sempre brava
canterino
monolitico
brava
non male
ok
non male
notevole
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