Regia di Carlos Saldanha, Mike Thurmeier vedi scheda film
Dopo un primo weekend di fuoco in cui ha battuto ogni record per l’esordio di un film d’animazione nel nostro Paese con sette milioni di euro (e si è piazzato terzo in termini assoluti dopo Il Codice Da Vinci e ilPinocchio benignesco), sono riuscito anch’io a vedere L’era glaciale 3: l’alba dei dinosauri, nel quale i nostri eroi scoprono sotto le lastre di ghiaccio sulle quali camminano un mondo florido e rigoglioso popolato da dinosauri creduti estinti. Il mammut Manny (voce di Leo Gullotta, Ray Romano in originale), la sua compagna in dolce attesa Ellie (Roberta Lanfranchi or Queen Latifah), la stanca tigre Diego (Pino Insegno or Denis Leary), i due opossum Crash ed Eddie e il nuovo arrivato Buck devo correre in aiuto dello stralunato Sid (Claudio Bisio or John Leguizamo) “rapito” da mamma T-Rex.
Mi vengono in mente tanti difetti e quasi nessun pregio per questo terzo episodio della saga. Sceneggiatura stanca, personaggi simpatici ma ormai ripetitivi (l’unica ventata d’aria fresca è data da Buck ma non funziona sempre) e storia troppo sempliciotta. Credo poi di poter dire che questo sia il peggior 3D mai uscito finora, visto che la tecnica stereoscopica è totalmente inutile, superflua e mal sfruttata riducendosi ad una mera divisione statica tra primo piano, secondo piano e sfondo. Non perdete tempo a cercarlo in questo formato, stavolta non ne vale veramente la pena. Di film per palati molto semplici si tratta, momenti memorabili non ne ho trovati (se non forse la scena in cui tutti sono vittime del gas esilarante con tanto di omaggio ad Alvin e i Chipmunks) mentre ammirazione si può provare per il lavoro artistico e per le scene d’azione tutte piuttosto ritmate e scoppiettanti.
La saga comincia a stancare. Ma ho come il dubbio che non si fermerà qui…
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