Regia di Carlos Saldanha, Mike Thurmeier vedi scheda film
La leggenda preistorica della Blue Sky si arricchisce, in questo terzo episodio, di nuovi effetti plastici e dinamici, e di raffinate luminosità e trasparenze. La nitidezza metallica del tratto riesce ad adattarsi a tutte le forme proprie della favola faunistica, dalla tenera morbidezza del peluche ai profili aguzzi e graffianti dei mostri, curando scrupolosamente l'espressività, a volte segnata dal terrore, ma quasi sempre venata d'ironia. La bonarietà disneyana dei personaggi riesce a conferire una simpatica levità infantile anche ad una storia che qui assume le proporzioni di un'avventura colossale, divisa tra due diverse ere, contenute in due mondi sovrapposti, e sviluppata lungo un percorso sotterraneo dal carattere esplicitamente dantesco, tra calamità naturali di portata apocalittica. Sono la materna femminilità di Ellie, la proverbiale stupidità di coppia dei due opossum, la struggente ingenuità di Sid (e, sullo sfondo, la grottesca incapacità di Scrat nella sua eterna rincorsa della ghianda) a mantenere saldamente ancorata al terreno l'anima di un racconto che si spinge ben oltre la soglia del fantastico, assumendo gli ambiziosi tratti di uno splendido naufragio nelle remote origini del tempo.
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