Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
La realizzazione è discreta, ma è il materiale di base che non funziona: Zampa, anche autore della sceneggiatura con Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile, mette in scena due film in uno (la storia dell'indagine del magistrato e le problematiche di casa Bonelli), peraltro non andando oltre la durata di novanta minuti di pellicola. Tutto risulta così parecchio compresso, anche se le due vicende hanno senso di esistere insieme per il parallelo costituito da un certo tono di squallore e decadenza che accompagna il loro svolgimento verso un finale non lieto, ma definibile 'accomodato' più che accomodante (la riapertura dell'inchiesta che ha visto incarcerare il giovane sospettato). Bravi comunque i due interpreti principali (Suarez e Periér), circondati da una moltitudine di personaggi fra cui sicuramente spiccano quelli della Cardinale e di Arena; la giovanissima Sassard recita con gli occhi: bellissimi, grandissimi, ma il resto scarseggia. Scenografie di Mogherini e musiche di Renzo Rossellini. 5/10.
Attorno ad un magistrato si sviluppano due storie. La prima è l'indagine da lui condotta su un omicidio avvenuto in un cantiere portuale: sarà tutto insabbiato da poteri più o meno occulti. La seconda riguarda la decadenza della famiglia Bonelli, che ospita il magistrato, il cui onesto capofamiglia si trova in una situazione ambigua...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta