Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Zampa e lo sceneggiatore Festa Campanile dipingono un ritratto piuttosto singolare della famiglia media italiana degli anni pre-boom, ancora cupa e insoddisfatta, col desiderio costante di emancipazione economica. Povertà, sfruttamento dei lavoratori, corruzione e illegalità sono i mali maggiori che affliggono l'Italia: a rimetterci sono proprio le vittime innocenti di questo sistema, per colpa di una giustizia inerme e impotente. Per fortuna esistono ancora uomini come Andrea Morandi (José Suarez), che credono ancora in una magistratura capace di battersi contro questo sistema.
Un film che fa riflettere molto, soprattutto oggi, che assistiamo invece a un'indiscriminata campagna mediatica contro la giustizia. Unica pecca, le due storie parallele, quella del processo e la tragedia della famiglia, trattate separate senza troppe connessioni. Molto bravo il protagonista François Perier, meno José Suarez.
Discreta.
Molto brava, nel ruolo non facile della figlia.
L'amante della figlia. Se la cava.
Protagonista distinto, nel ruolo del padre.
Non ha una buona presenza scenica. Peccato.
Buon mestierante sin dai suoi primi lavori.
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