Espandi menu
cerca
Lettera da una sconosciuta

Regia di Max Ophüls vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11090
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Lettera da una sconosciuta

di mm40
6 stelle

E' una interessante parabola sulle vane illusioni romantiche con accenni (forse neppure volutamente) polemici alla condizione della donna, di eterna sottomessa nel rapporto di coppia, questo Lettera da una sconosciuta. Il prezzo che Lisa deve pagare perchè vengano riconosciuti i suoi sforzi - durati una intera vita - e in definitiva il suo amore, è la morte; il riconoscimento comporta però una presa di coscienza che ha in sè altrettanto di mortifero: Stefan va con grande probabilità incontro alla sua fine, una volta accettato il peso delle proprie responsabilità. Il secondo lungometraggio hollywoodiano del tedesco Ophuls (che per non generare equivoche assonanze con l'aggettivo awful si fa accreditare come Opuls) è un romanzone melodrammatico che sfoggia fra i suoi principali pregi un impianto narrativo eccezionale, con una sceneggiatura firmata da Howard Koch con la collaborazione del regista stesso, che si snoda pressochè interamente lungo un flashback con una prima persona differente da quella dell'incipit del film (la soggettività passa da Stefan a Lisa, per tornare a lui solamente nei minuti conclusivi). Se Louis Jourdan (che proveniva da Il caso Paradine di Hitchcock) è bravo in un ruolo antipatico, addirittura straordinaria è Joan Fontaine, altro nome che è curiosamente legato a doppio filo a quello di Hitch (venne lanciata infatti da Rebecca, la prima moglie, uscito nel 1940); scena madre è quella dell'ultimo incontro fra i due, nel quale si svela tutta la vacuità dell'uomo e la donna riesce finalmente a prendere coscienza dell'inganno cui si è volontariamente sottoposta in tutti gli anni trascorsi. Inesorabile scatta un finale magistrale, che non ha neppure bisogno di parole; realmente efficace, ad ogni modo, sia in questo frangente che altrove il commento sonoro di Daniele Amfitheatrof, che non è uno pseudonimo, ma è il vero nome di uno stimato direttore d'orchestra russo. 7/10.

Sulla trama

Una ragazzina si innamora del vicino di casa, giovane e talentuoso pianista. Si trasferisce altrove, ma torna a cercarlo, invano; finchè un giorno, ormai adulta lei e affermato artista lui, la coppia si forma e nasce un bambino. Ma il padre abbandona la madre, che si risposa pur continuando a sperare di reincontrare il suo amato pianista.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati