Regia di Max Ophüls vedi scheda film
E' stupefacente il fatto che un virtuoso come Ophuls non cada mai nell'estetismo fine a se stesso, nel "culto del bello". Il fascino figurativo delle sue pellicole e' congeniale alla descrizione dello stato d'animo di perenne inappagamento delle sue eroine. In Ophuls l'estetica va di pari passo con l'etica: lo sconforto e la sofferenza della protagonista (un'eccellente Fontaine) li sentiamo anche noi, grazie al prodigioso utilizzo dello spazio e della profondita'
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