Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
Il cinepanettone cita se stesso, partendo dai titoli di testa che come da tradizione corrono su colonna sonora dance e sulle evoluzioni di una coppia di sciatori. C’è Boldi che vola, cade e gli finisce uno sci proprio lì. Si teme il peggio, ma il bello deve ancora venire: c’è Enzo Salvi in grande forma, fa il fratello di Massimo (!), cuoco romano a Cortina con assistente nano ai fornelli: si fa chiamare il principe della patata. Boldi ha un figlio a Miami che si sposa con la figlia di SuperSimo Ventura, donna manager, bellissima, super levigata. Alla coppietta di ragazzi nasce un bambino nero: scandalo. Chi ha cornificato con chi? In realtà è tutto un malinteso, con la spiegazione che tirandola per i capelli riesce a rendere omaggio a Obama. In mezzo succede di tutto, sopra e sotto il letto e sul water. Persino Biagio Izzo en travesti per campare, alla Tootsie, che cita Marilyn della moglie in vacanza, che viene molestato da Salvi, ingrifato sotto le lenzuola: «Rocco Siffredi me stira le mutande». La Canalis si intravede appena ma non si dimentica, Frassica va di repertorio e a Boldi piace omaggiare Totò, persino osa la lettera della Malafemmena. Gironzola nudo insaponato e scatenato: «Sono un italiano all’estero col cagotto». Sciatteria mirabile, bene così.
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