Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
VOTO : 6+.
Non male nella forma, ma un po’ debole nella sostanza, così mi sento ai apostrofare il secondo lungometraggio della Tognazzi.
Due storia d’amore che ruotano intorno al protagonista maschile che nella prima subisce l’abbandono mentre nella seconda è lui a tranciare di netto il rapporto.
Attorno a ciò ruota il resto del suo mondo; il lavoro in farmacia (nei pochi minuti in cui compare Piera degli Esposti da il consueto contributo alla causa), il fratello omosessuale ed i genitori che incontra sul lago.
A parer mio funziona meglio la seconda parte, soprattutto per il contributo di quanto è al di fuori della vicenda amorosa ed il finale, un po’ una ruota che gira come la vita, non è male per quanto un po’ sbrigativo e poco riflessivo, ma comunque riesce a chiudere il cerchio.
La prima parte è un po’ più stanca e ripetitiva anche se il rapporto descritto mostra più passione anche se è nel secondo, con il personaggio della Bellucci, quello che riesce ad emozionare di più.
Sembra comunque evidente che al film manchi qualcosa, come il coraggio di mostrare qualcosa di davvero diverso (non solo nella forma) senza limitarsi alla classica visione del rapporto di coppia, nonostante l’idea delle due storie, peraltro raccontate non in ordine cronologico, funzioni egregiamente.
Quello che funziona meglio è la regia in senso tecnico, non umano, che si fa apprezzare non tanto per alcuni virtuosismi (che poco aggiungono), quanto per aver saputo regalare uno squarcio di una vita e di una città in maniera efficace e con la cura che spesso manca a tanto cinema made in Italy.
Purtroppo questo non basta per emergere completamente, in quanto mancano almeno un paio di idee per valorizzare l’insieme (non che le abbia pensate, ma ho avuto la sensazione che si poteva fare uno sforzo maggiore nella stesura della sceneggiatura) e renderlo maggiormente appetibile.
Nel complesso sufficiente, senza entusiasmo.
VOTO : 6+.
Non affonda il colpo, per il resto dimostra di possedere discrete doti a livello d'insieme.
VOTO : 6+.
Gran parte del peso del film pesa su di lui. Indubbiamente ha una buona presenza scenica, ma a livello puramente espressivo ed emozionale, non mi ha convinto del tutto.
VOTO : 6++.
Molto sopra ai suoi standard.
Recita sottotono, insomma la sua voce non influisce negativamente, e riesce a risultare emozionante.
VOTO : 6.
Non conferma le buone qualità che ha fatto spesso vedere nella sua seppur breve carriera.
Sufficiente, ma non conquista.
VOTO : 6++.
Il suo è un personaggio secondario, ma costante nella presenza e lei si fa, come sempre, notare positivamente.
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