Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ferris e' un agente della CIA in missione in Medio Oriente. Il suo ruolo e' di trovare informazioni su gruppi terroristici islamici, e per farlo cerca costantemente abboccamenti con chi ritiene in grado di fornirle. Dopo un'azione in Iraq, e 'inviato in Giordania, ove entra in contatto con il capo dei servizi segreti locali, con lo scopo di collaborare per catturare il leader di una cellula di Al-Qaeda. Utilizzando le informazioni a disposizione, organizza una "trappola" volta ad attirare allo scoperto il terrorista, ma le cose non vanno come previsto, poiche' il capo dei servizi segreti giordani mette in atto un suo piano piu' ardito, per riuscire nell'intento, anche grazie alla simpatia che il protagonista prova verso un'infermiera giordana di nome Aisha. Il film e' di genere spionaggio, con ampie fasi d'azione. La narrazione si apre "in medias res", e non e' semplicissimo capire cosa sta succedendo. Nella parte centrale del film, i ruoli dei personaggi, per quanto lo consente la sceneggiatura, si fanno piu' definiti. In questa fase, assistiamo ad una vera e propria contesa a distanza tra il superiore di Ferris, Hoffmann, che da una remota "stanza dei bottoni" negli Stati Uniti, agisce per acquisire un sempre maggior controllo sul territorio, ed il capo dei servizi giordani, scaltro e spregiudicato. L'ultima parte del film ci mostra l'esito delle macchinazioni. Il protagonista, interpretato da Leonardo Di Caprio, dopo tanto tempo trascorso a contatto con le popolazioni mediorientali, ha imparato a conoscerle ed apprezzarle, e decide di rimanere in Giordania, rinunciando alla carriera nella CIA ed alla protezione statunitense, con il disappunto di Hoffmann, impersonato da Russel Crowe, che e' uomo di tutt'altro genere; meno coinvolto emotivamente, e' spesso mostrato gestire le operazioni tramite telefono, mentre si dedica alla famiglia, e, quando serve, seguire le mosse del proprio uomo servendosi di un potentissimo satellite-spia. Il capo dei servizi giordani opera in maniera ancora diversa. Pur accettando la collaborazione con gli americani, agisce nella consapevolezza di non dover rendere conto a nessuno, e, a volte, in spregio ai diritti umani. Cio' e' emblematico dei rapporti che legano queste nazioni, formalmente alleate nella lotta contro l'estremismo, ma ognuna in cerca della supremazia. La ricostruzione di questo contesto e' l'aspetto che maggiormente ho gradito del film. La storia in se' non mi ha invece molto appassionato, almeno fino all'ultima parte, nella quale c'e' qualche piccolo colpo di scena. Le scenografie sono piuttosto monotone; spaziano da ambienti desertici ad affollate citta' mediorientali. Un discreto film di azione e spionaggio, ma dalla regia e dal cast mi sarei aspettato qualcosa in piu'.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta