Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ingiustamente considerato minore, più passano gli anni e più questo film guadagna nella resa dei contenuti. Da confrontare con 'Spy Game' del fratello. 7+ ATTUALE
Perso al cinema, ma forse è stato meglio così... Infatti anche se prevedibile, il caos mondiale attuale era in uno stadio fondamentale nel 2008 (Primavere Arabe, ISIS e via discorrendo...) e rivisto ora il lavoro di Scott ne anticipa dei connotati interessanti. Elementi portanti della politica estera americana (e non solo...) incapace (?) di programmare a lungo termine e schiava del presente, essendo prigioniera per sua natura di meccanismi di comando complessi che mal si accostano a certe situazioni. E' un paradosso ma la frase di Hani riferita agli USA e ai problemi di gestione delle crisi in quanto democrazia è, tolti i contorni reazionari, un triste dato di fatto. Se decidi di fare la guerra le mani te le devi sporcare, il pensiero ipocrita di poter combattere preservando l'umanità è una chimera. Non è più possibile parlare di conflitti giusti e benessere globale. La realtà è questa... In un pianeta impazzito si ordina di uccidere da un altro continente via cellulare, durante il saggio della figlia (Crowe/Hoffman) interrompendo quella linea emotiva diretta alla base dei comportamenti umani, capace di valutare a pieno la realtà. La realtà dunque si trasforma, la politica si piega e non riesce a gestire questo shock, ampliando il gap fra azione e reazione. Si aprono dunque molti elementi di discussione, cementando il tema principale sulla complessità del male creato dalla follia umana. Il tutto mostrato con la consueta spettacolarità e montato alla grande in un sussegguirsi di eventi legati fra loro non tanto per costruire una trama lineare ma sopratutto per confondere e trasmettere l'inquietudine alla base di molti film del genere: il gioco e il doppiogioco. Scott dunque fa centro, rimanendo nella traccia del filone e non degenerando anche con alcune cadute di credibilità, curiosamente scegliendo un soggetto simile a Spy Game (2001) del fratello Tony, molto utile quindi a confrontare i diversi stili ed il risultato finale.
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