Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Il trionfo dei buoni sentimenti si accompagna a braccetto con quello della mediocrità, mentre sullo sfondo deflagrano i fuochi d'artificio della banalità. Prodotto da fiction tv, privo di colpi di scena e quasi del tutto pure di attori: un paio di caratteristi appena decenti, il teatrante Salemme ed il solito, professionale Rubini. La storia non è da buttare drasticamente via, ma la scarsezza di idee e la piattezza dello sviluppo ben si affiancano alla lagnosa canzone di chiusura di Gigi D'Alessio. Italia, 2008: si può e si deve pretendere di più, ma sarebbe inutile aspettarselo da questo tipo di lavori.
Artuto, popolare attore di fiction, sul set si sta separando dalla moglie e dal figlioletto, mentre nella vita è un impenitente scapolone. Un giorno un orfanello lo attende fuori dagli studi di posa: si è convinto che il suo vero padre sia proprio Arturo. L'agente gli consiglia di sfruttare la storia, con la complicità dei media.
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