Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
l'appuntamento annuale col film di ozpetek si è consumato anche nel 2008. se il giorno è perfetto il film ai miei occhi lo è un pò meno. come al solito il buon ferzan mi parte in quarta, ma poi mi s'ingolfa col finire del primo tempo.fino a quel bellissimo regolamento di conti sotto il ponte fuori dalle frasche tutto bene. i due attori sono grandiosi. le atmosfere limpide, corrono su di un binario dritto che corre veloce senza soste. poi ci si impapocchia. la frizione s'incanta, si sgasa troppo ed esce una fumata nera dallo scarico non catalizzato. certo niente in confronto con la recensione di mauro gervasini, per il quale il film è pollice verso e clamoroso passo falso. secondo siamo semplicemente alle prese col film di ozpetek alla ozpetek, anche se qui siamo più dalle parti di un cuore sacro, piuttosto che di un saturno contro. dispiace vedere come un personaggio come quello di binasco rimane una figurina bidimensionale che non fa altro che girare avanti e indietro in macchina e piange male come piangeva male il favino di saturno contro. sembra che si pianga più che altro per una frustrante incapacità di cavar fuori le lacrime piuttosto che per esigenze di copione. per non parlare della decalcomania monica guerritore che si aggira con un sorrisetto che sinceramente fa venire il prurito alle mani. ripenso alla vukotic di saturno contro che con tre battute e due scene si era costruita un personaggio con passato, presente e futuro. la storia è ferrari e mastandrea.e la foto dei due coricati l'uno sopra l'altra tra l'erba alta dell'argine del tevere, mentre lui stringe le mani intorno alla gola di lei, mentre lei implora senza che le parole riescano ad uscirle e lui urla sputacchiando senza che le parole riescano ad uscirgli è scena buona e giusta. una scena che si adatta al personaggio sciatto di minigonne da 5 euri, ad un personaggio che nonpuò far nulla per fare che la moglie torni da lui di sua spontanea iniziativa, per amore, per affetto. il film quello pulsante, quello vero, finisce con quel duello all'ultimo sangue, che si consuma senza audio, poco prima che le luci si accendano e il primo tempo finisca.
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