La recensione su The Burning Plain. Il confine della solitudine

Name: La recensione su The Burning Plain. Il confine della solitudine
Item: The Burning Plain. Il confine della solitudine
Rating: 6
Author: bradipo68

di bradipo68

6 stelle

Il mondo geometrico di Arriaga annaspa alla ricerca di certezze.Dall'ex sceneggiatore di Inarritu come minimo ci si aspetta un film alla Inarritu.E così è anche se a dir la verità la regia di questo film è ben altra cosa,molto meno convincente rispetto a quella di film come Amores perros o a quella del tanto vituperato 21 grammi.A parte qualche guizzo (tipo la sequenza con la Theron sulla scogliera),la regia è la parte più debole di questo film.Arriaga tratta materiale potenzialmente da soap opera,lo organizza con quello che è il suo modo di narrare storie che hanno punti d'incrocio tra loro(un vero e proprio trademark) lo infarcisce di temi più alti e meno adatti al pubblico superficiale seriale come il senso di colpa,la memoria,la solitudine.E soprattutto lo infarcisce di una certa furbizia con colpi di scena calcolati al centesimo di secondo in maniera un pò sospetta.E'un film che è sempre sul ciglio del baratro del ridicolo involontario ma a parte una paio di scivolate(quale etrosessuale convinto rifuterebbe l'approccio pesante di una tipa come la Theron,la quale si fionda su qualsiasi essere bipede maschile pronta per accoppiarsi,oppure il bacio sulla cicatrice del seno mancante del personaggio della Basinger da paarte del suo "focoso" amante)riesce miracolosamente a starne fuori.Il punto di forza sono le attrici di tre generazioni diverse che vanno da una sorprendente Basinger(che a cinquanta anni suonati ha forse scoperto ch sa recitare),dalla sempre più matura per ruoli difficili Theron e dalla giovanissima sorpresa Lawrence.Purtroppo per Arriaga questa pianura che brucia(e la roulotte con lei)sembra una copia slavata ed edulcorata di un film di Inarritu.Ora per avere la controprova basterà attendere il nuovo film di quest'ultimo:se sarà una caricatura di quelli scritti da Arriaga allora vorrà dire che con il loro divorzio artistico ci abbiamo perso tutti,non solo loro....