Regia di Clark Gregg vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Viaggia a corrente alternata questo film che Clark Gregg ha realizzato traducendo in immagini il romanzo omonimo di quel genio malato di Chuck Palahniuk o meglio parte a razzo per poi sciogliersi soprattutto nella parte finale.
In ogni caso sa essere sgradevolmente divertente, ma questo era praticamente scontato visti gli elementi in campo.
Victor Mancini (Sam Rockwell) lavora come figurante in un parco tematico, ma la sua vera ossessione è il sesso, mentre il suo hobby è quello di simulare soffocamenti da cibo, così da rendere felici i salvatori e portarsi a casa un po’ di dollari.
Soldi che gli servono per mantenere le costose cure della madre (Anjelica Huston) anziana e con la testa altrove, anche se a ben guardare è sempre stata un po’ così, dalla quale vuole scoprire il nome del suo vero padre.
Il film parte bene e non poteva essere altrimenti, visto che lo spettatore viene immediatamente introdotto nel mondo strambo di Victor.
Pulsioni sessuali irrefrenabili, visioni di sesso ovunque, un lavoro che è tutto un programma (come lo sono quei personaggi che quasi sembrano viverlo come un reality a tutto campo), un amico pazzo come lui ed una madre ormai sconclusionata, senza dimenticare i ricordi di una pubertà travagliata.
Alla lunga però il mordente viene perso per strada e, in ogni caso, si poteva essere più sovversivi in diverse situazioni, anche se il taglio dato alla pellicola rimane comunque divertente ed originale, almeno rispetto a tanti altri film.
Certo il romanzo era un’altra cosa, ma era anche difficile renderlo al meglio in immagini, più che mancanza di mezzi (che peraltro nemmeno servivano più di tanto) direi che è mancata un pizzico di determinazione in più, che sarebbe servita, e probabilmente anche un po’ di (in)sano talento cinematografico che evidentemente Gregg non possiede (qui alla sua prima regia, mentre si vede più spesso come attore).
In ogni caso Rockwell protagonista a tutto campo è una buona scelta ed il film si lascia guardare con un certo interesse.
Discreto, ma si poteva fare di più.
VOTO : 6,5. Riesce a creare un quadretto interessante di elementi, peraltro non s'inventa niente (pur comunque mettendo in mostra una buona diligenza), ma non riesce ad incidere come si sarebbe potuto fare. Il materiale era ancora più esplosivo.
VOTO : 7. Perfetto per il ruolo ambiguo e con mille sfumature, insomma in una rappresentazione del genere ci si trova davvero bene.
VOTO : 6,5. Convincente sia nel presente che nei ricordi del suo personaggio.
VOTO : 6. Complessivamente sufficiente, non le viene richiesto molto.
VOTO : 6+. Spalla efficente.
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