Regia di Juan Pablo Buscarini vedi scheda film
Il biblico diluvio viene riletto in chiave laica per affrontare temi come la convivenza tra esseri diversi e le difficoltà di creare una nuova società. Juan Pablo Buscarini, regista del film, utilizza un’animazione a metà strada tra le classiche tecniche e le elaborazioni digitali, con risultati discreti ma non pienamente coinvolgenti. Il target fanciullesco verso il quale sembra essere diretto il film rende poi l’elaborazione dei temi trattati molto limitata e la narrazione perde troppo spesso ritmo e organicità nel seguire i vari personaggi che affollano l’arca. La scelta italiana del solito doppiaggio regionale trasmette l’irritante sensazione che la diversità linguistica più che rispettare quella degli animali rappresentati serva a creare una facile ironia legata proprio all’uso dei dialetti. Rimane poi incomprensibile la scelta di Rino Gattuso come testimonial del film nei suoi trailer, visto che il calciatore non ha nessun ruolo (nemmeno di doppiaggio) all’interno della pellicola. Concludiamo con le parole dello stesso regista che meglio spiegano il senso del suo lavoro: “L’arca di Noè è un film che offre diversi livelli di interpretazione. Potrebbe essere facilmente definito una commedia avventurosa, rivolta sia ai ragazzi che agli adulti, e senza dubbio questa sarebbe una classificazione appropriata del film. Il tema che tratta la pellicola trascende poi tutte le età e acquista un valore particolare nei nostri tempi: la difficoltà di coabitazione fra tutte le creature viventi che si trovano all’interno di uno spazio circoscritto. E’ qui che il film diventa metafora di città, paese, continente e pianeta: un luogo che ci costringe costantemente a scegliere fra la nostra realizzazione e il perseguimento di un bene comune”
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