La storia di Miloud Oukili, noto come il clown Miloud, artista di strada franco-algerino, che arrivò a Bucarest nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu. Entrato presto in contatto con la tremenda realtà dei bambini abbandonati - i cosiddetti "boskettari" - che vivono popolando la rete di canali al di sotto della capitale rumena, in condizioni a dir poco disumane, Oukili si è subito attivato, creando la fondazione Parada, e cercando, attraverso l'arte di strada e la clownerie, di offrire a quei bambini un'occasione di riscatto. Miloud è così diventato celebre nel mondo per i suoi sforzi titanici volti a dare una speranza di futuro a questi bambini e per far conoscere la loro situazione.
Note
Pontecorvo e Miloud scendono nel sottosuolo e ci invitano a entrare in un mondo disastrato, ma è bravo il neo-regista a evitare retorica e pietismo. Merito anche di una fotografia (affidata a Vincenzo Carpineta) che preferisce luci naturali ad artifici che avrebbero potuto alterarne i chiaroscuri. E invece no, il montaggio è rapido, lo sguardo immediato. La macchina da presa non invade, come è giusto che sia. Piuttosto registra, insegue una realtà che con i suoi corpi e le sue facce parla da sola.
7 Spaccato crudele della vita di bambini orfani in Romania nel dopo Ceausescu. Tratto da una storia vera e questo lo rende ancora più affascinante ed al tempo stesso angosciante
Pa-ra-da è un sogno realizzato per un migliaio di ragazzi.Uno spettacolo circense che ha permesso di portarli fuori dai loro antri in cui sono abituati a vivere tra i propri escrementi e dona loro una speranza per il futuro.E'un luogo in cui il vagheggiare una vita normale dovrebbe diventare una giusta aspirazione.Pa-ra-da è la terra di confine tra sogno e… leggi tutto
Appartiene alla categoria dei film necessari. Però resto sempre dell'idea che senza una qualche virtù di stile (anche implicita e "invisibile"), pure i contenuti più preganti finiscano per perdere la loro potenza provocatoria. Lo stile del giovane Pontecorvo mi è parso troppo aderente ai canoni di un realismo para-documentaristico, che non ha… leggi tutto
A tre anni dalla fine della dittatura di Ceausescu, il clown Miloud (Lespert) lascia la Francia per recarsi in Romania, dove è intenzionato a recuperare i "boskettari", gli orfanelli che vivono per strada, sniffano colla per allentare i morsi della fame e dormono nella rete dei canali dove passano i tubi del riscaldamento (allucinante, ma tutto drammaticamente vero). Dopo avere superato… leggi tutto
Semplicemente BELLO!!! Come film; come realtà è davvero inquietante!!!!
Se ci fosse non dico un un missionario, ma un uomo come Miloud in ciascuno di noi, il mondo sarebbe senz'altro migliore...
Ma, la verità è che siamo un branco di conigl-struzzi con la testa sempre sotto terra.
Il non vedere non salverà la nostra anima!!
Interessante e sostanzialmente riuscito questo spaccato sul problema dei ragazzi abbandonati di Bucarest, un problema non marginale, dal momento se ne sente parlare in diverse occasioni. E' un'opera sincera e umana, priva di retorica e di facile commozione, come pure di violenza gratuita. La violenza in realtà c'è ed è molta, quella cioè che adulti di varia estrazione…
Il francese Miloud arriva in Romania nei primi anni Novanta per svolgere servizio come assistente sociale; il Paese è reduce da una lunga dittatura e la miseria e la criminalità sono purtroppo diffuse. Miloud non si arrende e decide di aiutare con la clowneria e l'arte di strada un gruppo di bambini delinquenti senza casa.
Pa-ra-da rappresenta il debutto per Marco…
Un buon Film che fa conoscere una triste realta' assai sconosciuta e tenuta segreta che,con una toccante visione da "Clownerie" ci porta in un Mondo radicalmente opposto al semplice/facile vivere quotidiano Occidentale in opposizione al Post-Ceaucescu in Romania in un periodo di altalenante tensione in quelle Zone ma questa Pellicola nel Suo piccolo e nella Sua piccola Storia fa conoscere almeno…
A tre anni dalla fine della dittatura di Ceausescu, il clown Miloud (Lespert) lascia la Francia per recarsi in Romania, dove è intenzionato a recuperare i "boskettari", gli orfanelli che vivono per strada, sniffano colla per allentare i morsi della fame e dormono nella rete dei canali dove passano i tubi del riscaldamento (allucinante, ma tutto drammaticamente vero). Dopo avere superato…
Questo film dovrebbe essere visto, oltre che dagli amanti del buon cinema, anche da coloro che si occupano, in teoria o in pratica, del concetto di "educazione". Sostanzialmente io credo che educare sia sempre insegnare che esiste un'alternativa, anche speculare, rispetto a quello che si crede essere il proprio, unico, ineluttabile destino. Guardare altrove, sapere che un altrove esiste.
Appartiene alla categoria dei film necessari. Però resto sempre dell'idea che senza una qualche virtù di stile (anche implicita e "invisibile"), pure i contenuti più preganti finiscano per perdere la loro potenza provocatoria. Lo stile del giovane Pontecorvo mi è parso troppo aderente ai canoni di un realismo para-documentaristico, che non ha…
Pa-ra-da è un sogno realizzato per un migliaio di ragazzi.Uno spettacolo circense che ha permesso di portarli fuori dai loro antri in cui sono abituati a vivere tra i propri escrementi e dona loro una speranza per il futuro.E'un luogo in cui il vagheggiare una vita normale dovrebbe diventare una giusta aspirazione.Pa-ra-da è la terra di confine tra sogno e…
Un tema che avrebbe portato inevitabilmente da altra parte, visto l'argomento eppure è rimasto in dei canoni in cui il facile pietismo e lo pseudo moralismo rimangono estranei. Il gioco di Miloud è scoperto, ma regia e sceneggiatura ne traggono un discorso diverso e più inquietante. Pontecorvo si avvale della collaborazione di Roberto Tiraboschi, già ottimo…
Comico e triste, ambiguamente grottesco il clown è una figura bizzarra della cultura popolare. Una specie di kamikaze dell'ego che sfida tabù e convenzioni trattandoli allo stesso modo indossando un travestimento…
Lodevole nelle intenzioni, ma piuttosto incosistente nello svolgimento.
Apprezzabile per l'impegno ma piuttosto sottotono. Di cattivo gusto il saluto al padre nei titoli di coda.
Esordio più che buono per il figlio di Gillo, che confeziona un opera da cinema d'essai che può piacere anche al grande pubblico. Commuove la situazione dei bambini, scrutati con sguardo distaccato, e questo è un pregio del film. Il rischio di pietismo era alto, e averlo evitato è una dei grandi pregi della pellicola. Bravo Marco.
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Commenti (3) vedi tutti
Il non vedere non salverà la nostra anima!!
leggi la recensione completa di Brady7 Spaccato crudele della vita di bambini orfani in Romania nel dopo Ceausescu. Tratto da una storia vera e questo lo rende ancora più affascinante ed al tempo stesso angosciante
commento di GanaJuzaOnesto e sincero, senza fronzoli, dritto nel cuore. 8
commento di nibbio